NON SOLI FREDDI NUMERI MA AZIONI SPECIFICHE ATTIVATE DA STATI EMOZIONALI CHE VANNO GESTITI IN MODO INTELLIGENTE E CONSAPEVOLE.
Era una fredda sera d’inverno, i colleghi erano già andati via ed io stavo ormai da troppe ore su quel dannato bilancio che squadrava per pochi centesimi. Fatturati, budget, conti economici e stati patrimoniali mi tormentavano ormai da alcuni anni.
Ricordo ancora quanto mi diceva il mio vecchio maestro: “il Business è fatto di numeri, se non comprendi i numeri non puoi fare Business”.
Aveva ragione, nel senso che i numeri sono essenziali per governare un business, ma non sono tutto. Mi sono sempre chiesto quale fosse la struttura ideale del business, e soprattutto quali erano le dinamiche che potevano fare veramente la differenza tra un business di successo e un business fallimentare.
Il business non poteva essere assimilato solo a freddi numeri, ma è un complesso di azioni specifiche che viaggiano su più dimensioni, una tra queste è quella emozionale.
La mia specializzazione in Neuromarketing mi ha portato a dedicare parecchio tempo a allo studio, alla ricerca e all’applicazione sul campo delle tecniche di marketing emozionale, applicate al mondo della vendita e della comunicazione.
Le emozioni tuttavia non appartengono solo all’area del marketing e della vendita, ma rientrano in modo dirompente in tutte le 4 aree strategiche rilevanti di ciascuna azienda:
- Organizzativa
- Finanziaria
- Risorse Umane
- Marketing
Sul piano organizzativo, pensiamo al processo produttivo. Immaginatevi un cuoco che sta cucinando dopo aver litigato con la moglie. Che piatti usciranno dalla cucina? Prelibati oppure cosi cosi.
Le emozioni influenzano notevolmente il processo produttivo sia nel lavoro artigianale che nelle catene di montaggio industriali gestite da persone.
Sul piano finanziario, pensiamo agli investimenti che un imprenditore deve compiere, decisioni e scelte aziendali importanti dove le emozioni giocano un ruolo chiave.
Le risorse umane sono quelle più investite dagli stati emozionali. Team di lavoro possono essere più o meno performanti in base all’energia che si crea nel gruppo e tale energia è veicolata dalle emozioni.
Infine le emozioni entrano anche nelle dinamiche tra azienda e cliente, attraverso la comunicazione emotiva e le strategie di neuromarketing e marketing emozionale.
Il cliente non acquista mai un bene o servizio in se, ma acquista l’esperienza collegata a quel determinato bene o servizio. Acquista un’emozione, e in base all’influenza generata dall’emozione provata decide se ripetere o meno l’esperienza. Quindi le emozioni giocano un ruolo rilevante sia nel processo di acquisto di un dato bene, sia nel processo di fidelizzazione e gestione strategica del cliente.
Le imprese sono fatte di persone e le persone provano continuamente emozioni. Non puoi creare un business dove lavorano persone, o che produca un bene o servizio rivolto alle persone, senza fare i conti con le emozioni.
Alla prossima
Giuseppe Tomasello
Formatore – Consulente Strategico